domenica 29 novembre 2009

Banda Wagliò


La Banda Wagliò nasce nel 2005 dalla passione di un gruppo di amici per la musica popolare. Il repertorio contiene all’inizio canzoni tradizionali pugliesi e del Sud Italia (pizzica, taranta , Tarantella)
La Banda Wagliò inizia a comporre alcuni brani come Sciam’n sciamaninn e casa Rossa
Nel giugno 2006 esce il primo CD “Fuga in re mangione per salsiccia e provolone"
Nell’estate 2006 partecipa alla notte della Taranta di Martignano. Ad Aprile 2007 registrano una cover di Vinicio Capossela su richiesta de fan Club “accolita di rancorosi” .
Il tamburellista Pino Impedovo lascia la band e viene sostituito da Davide Torrente
Nel 2008 la Banda Wagliò registra i suo primo disco live “Portiamo a ballare la scimmia”: 14 brani estratti dalla musica popolare del meridione, cover d’autore e di propria composizione
I componenti attuali sono
Francesco Notarangelo (Putignano) voce, Graziano Caramia (alberobello) chitarra elettrica, voci, Germano Maffei (Alberobello) fisarmonica, Roberto Impedovo (Putignano) basso elettrico, Marco Notarangelo (Putignano) percussioni , voci, Francesco Saponari (Castellana G.) Batteria
Collaborano con il gruppo Davide Torrente ,Tammorra, Michele Paddeu , chitarra acustica, Guido Convertino Flauti, Michele Marzano voce e chitarra acustica

giovedì 26 novembre 2009

Puntinespansione


Clicca sul riquadro e guarda il video

Il progetto PuntinEspansione nasce nel 2002..Nel 2006, l'etichetta indipendente “OTIUM records” pubblica il disco d’esordio dal titolo “Una dialettica particolare” che riceve numerosi riscontri positivi di critica e di vendite. Dopo sette anni di intensa attività, i PuntinEspansione hanno all’attivo circa 200 concerti, segnati da episodi importanti, quali, l’apertura dei concerti di: Teresa De Sio, Edoardo Bennato, Ellade Bandini e Agostino Marangolo, Gang, BandaBardò, Folkabbestia, Tonino Carotone, Paolo Belli, Augusto Erriquez, Acquaragia Drom.
I componenti del gruppo : Francesco Mastrangelo (voce e chitarra acustica), Pepe Laterza (voce e mandolino)Fabio D'Agrosa (basso), Francesco Bianco (batteria e percussioni), Marco Dalena (tastiera, computer e cori), Special Guests: Gianni Pinto (chitarra elettrica) - Michelino Paddeu (chitarra elettrica)

mercoledì 25 novembre 2009

Officina dell'Arte


Clica sulla foto per ingrandirla
Il gruppo musicale Officina Dell'Arte nasce nel 2003 dall'Associazione Culturale "Officina dell'Arte e fa da apripista al ritorno della musica anni ’70 riprendendo brani dei Beatles, Nomadi, Dik Dik, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, New Trols, Queen). Nel gruppo iniziale denominato Tresecoli (Piero Laterza, Mario D’Elia, Pinuccio Campanella “Scialam”, Gianni D’Aprile, Claudio Loliva, Pippo Pignataro) ci sono tutti “veterani” che hanno fatto parte di gruppi musicali degli anni ’70: dai Filantropi, agli Exp,alla Banda sperimentale. In seguito il gruppo si modifica con l’innesto di molti giovani musicisti. Il gruppo attuale " è composto da nove componenti , più il programmatore di immagini (foto e video anni ’70) che scorrono alle spalle del gruppo durante le esibizioni. L'attuale formazione è composta da: Pippo Pignataro, Ciro Elefante,, Maria Elisabetta Pinto, Gianni Daprile, Piero Laterza, Claudio Laterza, Annalisa Perricci, Giuliano Laterza, Raimondo Romanazzi, Florinda Elefante e Paolo Piepoli
Per visitare il sito de L'Officina dell'Arte clicca sul rigo sotto
http://www.officinadellarte.com/

Sosta continua band

Clicca sulla foto per ingrandirla
I “Sosta Continua band” nascono nel 2002 dall'incontro tra il batterista Marino Guarnieri e il cantante e tastierista Marcello Trisolini entrambi ex componenti degli Elayt , band degli anni 90 e Michele Paddeu chitarrista ed ex componente degli Emetiv altro gruppo dello stesso periodo. Successivamente al progetto si uniscono il giovane ma promettente bassista Roberto Impedovo, e il chitarrista ritmico Lino Magnifici anch'egli ex Elayt. Il progetto sulla base delle esperienze comuni, prende il via da tendenze Pop-Rock (Sting, The Police) ed in seguito si sviluppa evolvendosi in uno stile più ricercato di stampo Funky, Soul e Rock & Roll ottenendo un positivo riscontro da parte del pubblico e della critica locale. Nel giugno 2004 il chitarrista ritmico Lino Magnifici abbandona la band che prosegue la sua attività live fino al settembre 2005 quando anche il cantante, tastierista e fondatore della band Marcello Trisolini lascia i Sosta Continua. La band vede l'ingresso del tastierista Marco Lippolis, del cantante Vince Zecchino(chitarrista e cantante dei D-lude) e si arricchisce della stupenda voce femminile di Francesca Giudetti. Grazie al sound coinvolgente ed esplosivo, la riscoperta e il riarrangiamento dei successi americani degli anni 70-80, i Sosta Continua offrono uno spettacolo di puro e sincero divertimento. Una miscela di Funky, Soul e Rock & Roll a cui è impossibile resistere...

Blind Faith

Clicca sulla foto per ingrandirla
I Blind Faith nascono a Putignano nel Maggio 2007 dalla collaborazione tra Vincenzo Nardelli, il bassista Nico Logrillo e il cantante Marco Minoia. La band, che inizialmente si chiama Black Diamond, viene completata con l’ingresso in formazione del batterista Jader Pugliese. Il gruppo comincia la sua avventura live suonando il 9 Giugno 2007 alla festa della consulta giovanile a Putignano e, dopo varie esibizioni nell’ aprile del 2008 è alla Taverna Vecchia del Maltese a Bari, nota "Mecca" della musica live barese. Nel settembre 2008 il batterista Carmine Cito sostituisce Jader Pugliese. I Blind Faith registrano il primo brano Quiet after the storm, e la potente Ready to explode, presentata live durante il concerto tenuto in Piazza XX Settembre a Putignano il 2 Ottobre 2008. . Nell’ottobre del 2008 l’ingresso di Davide Loliva alle tastiere dà nuova linfa vitale al progetto della band che continua a comporre e a sperimentare dando spazio alle influenze prog che caratterizzano il background dei componenti.La formazione attuale dei Blind Faith è composta da Marco Minoia (voce), Vincenzo Nardelli (chitarra), Nico Logrillo (basso), Carmine Cito (batteria) e Davide Loliva (tastiere). Il brano Quiet after the storm è stato selezionato per essere incluso nella compilation Rock4Life International volume 8 edita dall'etichetta americana Quickstar Productions.

domenica 22 novembre 2009

Prisma group

Clicca sulla foto per ingrandirla e vedi il filmato qui sotto


I PRISMA LIVE GROUP band è composta da 6 elementi provenienti da diverse esperienze professionali ventennali che hanno deciso di unirsi per offrire al mercato l’esperienza, la passione, la professionalità. La band presenta un repertorio musicale internazionale (in particolare , dance 70-80, latini ballad, pop, jazz – bossa – samba – swing). rigorosamente live, adatto a qualsiasi situazione d’intrattenimento ( piazze, concerti, matrimoni e ricorrenze in genere ).
La formazione è composta da Vittoria Impedovo ( voce ), Ezio Galasso ( piano e voce ), Antonio Delucia ( batteria ), Nicola Mignozzi ( percussioni ), Luigi Maggipinto ( chitarre ), Leonardo Spinelli ( basso ). Per Contatti , cell : 339/7324332-338/1777548

Never Old band

Clicca sulla foto per ingrandirla
Una profonda e sincera amicizia che dura da decenni e una sviscerata passione per la musica: sono “The Neverold Band” detti anche i “Neverold” nati ufficialmente nel 1999, anche se i singoli artisti dagli anni ’70 hanno fondato noti gruppi musicali della zona (alcuni di loro derivano dallo storico gruppo di Putignano “I Lupi” con collaborazioni con nomi famosi quali Lucio Dalla e Antonio Da Costa). I componenti sono: Mimmo Bagnardi da Alberobello: basso elettrico e voce; Gianni D’Elia da Putignano: organo Hammond, tastiere e voce; Mario D’Elia da Putignano: tastiere e fisarmonica; Franco Spinelli da Sammichele di Bari: chitarra elettrica, chitarra acustica e voce; Franco Tria da Putignano: batteria. Shanty da Mola di Bari: voce femminile. Da alcuni anni dà una marcia in più ai “Neverold” con la sua voce grintosa e “nera”.
Il gruppo predilige brani rock- soul e blues anni ’70 e ’80, sempreverdi anche nei giovani cuori della nuova generazione. Nel loro repertorio brani di “Pink Floyd”, P.F.M., “Eric Clapton”, “Joe Cocker”, “Aretha Franklin”, “Stevie Wonder” ecc., senza trascurare medley di “Lucio Battisti”, dei “New Trolls”, “dei Nomadi”, dei “Matia Bazar”, degli “Equipe 84”. Tutta musica intramontabile, mai vecchia, quindi “never old”.

Coro Polifonico

Clicca sulla foto per ingrandirla
Il canto corale è una delle passioni dei putignanesi e sono numerosi i cori composti da amatori e da professionisti. Il Coro Polifonico diretto dal Maestro Gigi Caramia è uno dei più “antichi” e ogni anno riesce a sorprendere presentando opere complesse frutto di un lunghe prove invernali.
L’ultima fatica presentata domenica 6 luglio 2009 nella Chiesa di san Pietro Apostolo è stata l’opera Paulus di Felix Barthold Mendellshon il celebre compositore, conosciuto dai più per il suo strepitoso concerto in mi minore per violino. Una serata vissuta anche nel ricordo di Vito Fiore Mangini morto alcuni mesi fa , che è stato uno dei più entusiasti sostenitori del progetto del coro Polifonico
Il coro è composto da Aurora Altieri, Pina Basile, Graziano Bianco, Pina Caramia, marisa Casulli, Margherita Console, Erminia De Biase, Mario Derobertis, Vincenzo Derobertis, Clara Di leo, Rosaria Elefante, Giovanna Giannuzzi, Mimmo Impedivo, Vittorio laera, Lucia laterza, Michele leone, Rosita Lippolis, Vanna Lippolis, Donato Loliva, Vincenzo Loliva, Milena Lo savio, Teresa marzullo, Silvia Mastrangelo, Anna maria mirizzi, Carla Montanaro, Mariella Murgia, Maria pace, Gaby Patermann, Palmina Romanazzi, Marilena Simone, Tonia Sportelli, Anna Rita tateo, Monica Tutino, Carmine Valenza, Tommaso Valenza, Betti Vittorione
Soprano Elisabetta Vittorione, Baritono Angelo De leonardis

Maestri del coro: Silvia mastrangelo, Mario Derobertis, Elisabetta Vittorione
Maestro concertatore e direttore Vito Luigi Caramia

sabato 21 novembre 2009

Schola Cantorum “Nicola Vitale

Clicca sulla foto per ingrandirla
La Schola Cantorum “Nicola Vitale è nata nel Marzo 1998 per dare solennità ai riti religiosi della Parrocchia S.Filippo Neri in Putignano . Oggi, è una delle realtà musicali più attive della provincia di Bari nell’ambito della musica sacra contemporanea. E’ composta da 70 elementi (professionisti e non), e come Associazione Culturale, ha l’obiettivo di diffondere la musica sacra ma anche quello di farsi portavoce di “valori umani e spirituali” troppo spesso trascurati . Tra le ultime partecipazioni nel marzo 2008 a Locri, in provincia di Reggio Calabria insieme alla nota attrice Claudia Koll che era madrina delle Celebrazioni Solenni in Onore della Divina Misericordia. La Schola Cantorum “N.Vitale” è iscritta all’ A.R.Co.Pu. (Associazione Regionale Cori Pugliesi) ed associata alla FENIARCO – Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali.
Clicca sul rigo qui sotto per accedere al sito dell'associazione con video, foto e informazioni sulla Schola Cantorum Nicola Vitale e il coro diretto dal maestro Seby Giotta http://www.scholacantorumnicolavitale.it/

Giuseppe Laera – Odissea Mediterranea

Il putignanese Giuseppe Laera con il brano Odissea Mediterranea (ormai arrangiato e remixato da decine di DJ in tutto il mondo) questa estate è salito alla ribalta della pop dance internazionale al fianco dei blasonati Bob Sinclar , Lady Gaga , Armin Van Buuren ,
"Direi che Odissea Mediterranea è stata proprio un’Odissea - dice Giuseppe - l’ho composta e prodotta il 21 maggio 2008 , non mi ricordo cosa mi passasse per la mente . Forse è una corsa .
Vorrei diventasse un esempio di come si può far tanto con poco ; di come con creatività , laboriosità e tenacia supportate da un concept preciso e al passo coi tempi anche Putignano può avere la stessa valenza strategica di New York ; vi ricordo che viviamo l’era della globalizzazione e questi sono i benefici ; poi , se ci si sa distinguere si emerge .
Tra l’altro i miei progetti sono putignanesi al 100% e cerco sempre di coinvolgere quando posso miei concittadini in quanto è importante che in ogni progetto e creazione traspaia il proprio modo di essere , di fare , le proprie radici e l’appartenenza territoriale" . Giuseppe laera ha un indirizzo Facebook:
http://www.facebook.com/profile.php?ref=name&id=100000492672713
e anche un gruppo fan Laera creato da Gigi Fuiano
http://www.facebook.com/group.php?gid=170637176328

Massimiliano Chiarolla

41 anni, diplomato in Canto presso l’Istituto musicale G. Paisiello di Taranto, Massimiliano Chiarolla ha debuttato al Festival della Valle D’Itria di Martina Franca con l’opera Armida Immaginaria di Cimarosa. Successivamente ha cantato nel repertorio del baritono lirico i ruoli di Figaro, Taddeo, Dandini, Gaudenzio, Belcore, Malatesta ecc. presso le più importanti case d’opera (Verdi di Trieste, Teatro dell’Opera di Roma, Filarmonico di Verona, Verdi di Firenze, San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia, ecc…) e collabora con direttori tra i quali Gelmetti, Guingal, Viotti, Gatti, Carella, Hull e registi come De Simone, Mariani, De Monticelli, Fassini, Gasparon, Abbado, Gandini per citarne alcuni.
Massimiliano non semtte di studiare e impostare la propria voce e, dopo una pausa di 4 anni in cui ha lavorato nel management artistico internazionale della lirica, nel 2007 decide di affrontare la vocalità tenorile. Ha debuttato con grande successo di pubblico in Cavalleria Rusticana nel ruolo di Turiddu al Teatro Marrucino di Chieti ed è stato scelto da Lorin Maazel nel ruolo di Radames in Aida per una tournee in Sudamerica.
Nel 2010 sarà Ismaele in NABUCCO al Teatro Politeama di Lecce e Pang in TURANDOT al Festival Taormina Arte.
Nel filmato
Massimiliano Chiarolla e Miki Mori cantano Bimba dagli occhi dalla Madama Butterfly

mercoledì 4 novembre 2009

Il maestro Matarrese


Clicca sulle foto per ingrandirle


Il prof Luigi Matarrese occupa uno spazio particolare nei ricordi e nel cuore di molti musicisti degli anni ’70 e 80: “Matarrese era il maestro a cui si rivolgevano tanti ragazzi impazienti di imparare uno strumento per poter strimpellare nei complessini dell’epoca. Il prof oggi ha 83 anni portati con grande stile e lucidità e conserva sempre lo spirito giovanile che viene dall’amore per la musica
Tanti ragazzi putignanesi, ora uomini maturi, hanno fatto tesoro dei suoi insegnamenti andando a lezioni private ma anche frequentando il Centro di Educazione Permanente in via Cavalieri di Malta, un centro regionale che prevedeva corsi di musica affidati proprio al prof. Matarrese
Tra gli allievi del nostro prof. alcuni hanno fatto della musica il loro mestiere come ad esempio Gigi Caramia insegnante di musica, Lelio D’Aprile produttore discografico, il chitarrista Pino Giangreco, Benedetto Pipoli apprezzato fisarmonicista. Altri hanno coltivato o continuano a coltivare a livello amatoriale la loro passione come Mario Lerario (chitarrista dei mitici Nuovi), Armando, Pinuccio e Melina Mozzicafreddo, Maria Mastrangelo, Stefano Tateo, Raimondo Troilo e tra gli ultimi allievi anche il giovane Giuseppe Laera autore del brano Odissea Mediterranea che nel 2008 ha "spopolato" nelle discoteche.
Il prof. Matarrese appartiene ad una famiglia che tra professionisti e dilettanti conta ben 29 musicisti. Il padre Piero suonava l’organo e fratelli, zii , cugini si applicavano ai più svariati strumenti. Come ricorda il fratello Paolo Matarrese che ha ricostruito l’albero genealogico- musicale della famiglia, Luigi è cresciuto tra gli strumenti e all’età di 4 anni suonava già ad orecchio molte melodie. A 10 anni iniziò a suonare l’organo in una chiesa e nel 1948/49 a Milano divenne vice organista nella parrocchia di santa Maria delle Grazie, la chiesa in cui è affrescata l’Ultima Cena del grande Leonardo da Vinci. Nel dopoguerra come tanti musicisti diede vita ad un gruppo musicale per serate danzanti e poi , l’amore per la sua bella e il matrimonio lo portarono a Putignano dove iniziò a svolgere attività organistica nelle parrocchie del Carmine e san Domenico . Molti lo ricordano anche per il suo lavoro alle dipendenze della Regione Puglia con il centro di educazione permanente in via Cavalieri di Malta. Un centro di cui ci sarebbe bisogno oggi più che mai visto che la musica resta una cenerentola tra le materie scolastiche. Il prof. Matarrese è stato anche direttore del centro didattico Farfisa di Putignano, Castellana, Conversano, Turi, Alberobello, Locorotondo e con i suoi allievi costituì un complesso di 35 fisarmonicisti sempre ai primi posti nei concorsi di Bari, Merano, Ancona, Avezzano, Caserta, Roma. Costituì anche un complesso con 22 chitarre tenendo concerti nei principali teatri d’Italia . Un uomo animato da una instancabile ispirazione musicale che ci auguriamo brilli un pochino anche in tutti noi suoi allievi riconoscenti


Giuseppe Laterza: di giorno al mulino di notte in balera




Giusepe Laterza appartiene a quella schiera di musicisti protagonisti del dopoguerra e alla bellezza di 79 anni contiunua a coltivare la sua passione per il canto e la musica
“Quando ero piccolo – dice Giuseppe – accompagnavo il nonno alle cantine di Vippolisu patretern” e gli avventori mi invitavano a cantare per loro. Durante il fascismo, a scuola imparavamo le canzoni dei “balilla” e vista la mia intonazione il maestro mi mandava a far lezione ad altri ragazzi . Un giorno, però, mi riempì di spalmate perché mi aveva visto cantare per strada “: questo non è segno di buona educazione - mi disse.
Da giovane Giuseppe Laterza lavorava al Mulino Fanelli, lì dove oggi c’è la Banca Carime, nei pressi della ex caserma dei carabinieri. Un lavoro pesante, ma, con la prestanza dell’età giovanile, Giuseppe trovava il tempo per dedicarsi alla musica
Di giorno lavorava al Mulino e a sera, nei turni liberi, si dedicava agli sposalizi
“Andavamo fino in Calabria e Basilicata – ricorda Giuseppe - Negli anni dal 1955 al 1970 ho allietato tantissimi matrimoni di putignanesi tanto che posso ben dire di aver visto sposarsi mezza Putignano
Da mezzogiorno fino alle 7 di sera si suonava per un matrimonio e dalle 7 fino alle 2 di notte si festeggiava un altro. “Erano tempi magri – ricorda Giuseppe – e si facevano grossi sacrifici per arrotondare lo stipendio. Il periodo di Carnevale poi, era pieno con le serenate, il ballo negli Josr nella sala Danubio (su Corso Umberto I) o nelle altre sale storiche di Putignano (la sala Garden e la sala Perla)
“Erano altri tempi, più difficili, ma per certi aspetti migliori – dice Giuseppe – perché ci si divertiva con poco” “Ad una festa di sposalizio incontrai perfino Domenico Modugno quando non era ancora famoso e anche lui cantava per arrotondare lo stipendio”. “Allora non c’erano gli impianti stereofonici , tutto era “arrangiato” e si cantava con un microfono collegato ad un amplificatore alimentato con una batteria d’auto Tra i musicisti a cui mi accompagnavo più spesso c’erano Narduccio Cervellera e Remino Zenna Zenna”.

Gli spirituals


Gli Spirituals nacquero nel 1965
Il primo nucleo del gruppo era formato da diciottenni : Stefano Campanella (Figlio di Tanino il celebre tabacchino di corso Umberto I) ) Mimmo Muolo, Gianni D’Elia ed il castellanese Gino Elefante. Poi il gruppo si allarga e diventa una grande famiglia con Franco Lorusso, Franco Marinelli di Locorotondo (detto Papetti) ed Antonio Greco di origini romane ma residente a Putignano. Il nome Spirituals fu scelto come tributo alla musica dei neri d’America ma in realtà i pezzi eseguiti erano di quelli più alla moda ed accessibili al pubblico
Gli Spirituals si esibirono in diversi locali della Valle d’Otria, da Martina a Cisternino e l’Arte Bar di Alberobello divenne per loro una specie di Piper (il famoso locale beat di Roma) dell’epoca che organizzava concerti, mostre di pittura ed eventi culturali
A Putignano - ricorda Stefano Campanella - c’erano ben 7 gruppi musicali, dai Lupi ai Nuovi ai Filantropi e c’era poco spazio per noi e cercavamo “gloria” fuori paese. Il nostro locale per le prove si trovava comunque in via Adige a Putignano e tra i ricordi più belli la partecipazione ad un concorso ad Alberobello con un clamoroso primo posto pari merito con gli Hugu Tugu, allora blasonato gruppo barese.
Del gruppo fece parte anche Luciano Campanella, attuale infermiere del Sim: Famosissima è rimasta la sua “stecca in dialetto” che Luciano racconta sempre divertito:
“Suonavamo la canzone “In fondo al viale dell’ Equipe 84” e mi scappò un “M’bondo al viale” che è rimasto nella storia
Il gruppo rimase insieme per tre anni, poi Stefano Campanella divenne il primo disc Jockey di Putignano per l’Autodromo Club
Oggi Mimmo Muolo è un rappresentante Gianni d’Elia lavora al’ospedale di Castellana ma continua a suonare con vari gruppi, Franco Lorusso è impiegato all’acquedotto, Antonio Greco è direttore del carcere minorile di Roma ,Franco Martinelli è commerciante, Gino Elefante è prematuramente scomparso negli anni ‘70
Per Stefano Campanella (impiegato ASL) infine l’amore per la musica è rimasto un vizio di famiglia e sua figlia Jenny è una affermata cantante lirica.

Gli Altair


Clicca sulle foto per ingrandirle
Correva l’anno 1975 e nel mitico Spider club di Putignano si esibirono gli Altair figli della musica psichedelica e del rock duro di ispirazione americana e inglese
Il gruppo era formato da Gianni Daprile (oggi medico di base) Damiano Impedovo (Impiegato a Vinella idrosanitari) Mario Nardelli (marmista) , Michele Parrotta ,
A maggio del 75 si esibirono al famoso Spider club di Putignano. In seguito Damiano Impedovo fu sostituito da Rosario Parrotta (oggi apprezzato medico dentista) . Gli Altair suonavano brani di loro composizione influenzati dalla musica di Pink Floyd , Tangerin Dream, Led Zeppelin.

Mario Nardelli era il paroliere mentre le basi musicali erano elaborate da D’aprile e Parrotta. Nel 1978 entrò nel gruppo il chitarrista Giovanni Vangheri al posto di Rosario Parrotta
Andato via Vangheri che era residente a Bari ma d’estate veniva in villeggiatura a Putignano entrò nel gruppo Michele Pinto detto Santana a causa del suo amore sviscerato per la musica di Carlos Santana. Il gruppo si sciolse negli anni ’80.
Mario Nardelli ha continuato a coltivare la sua passione e negli ultimi anni ha inciso alcuni brani insieme a Pino Giangreco utilizzate per il Carnevale di Putignano e come sigla dall’associazione Vivi La Strada. Gianni D’Aprile ha ripreso a suonare con il gruppo Officina dell’Arte che ripropone i successi italiani degli anni ’60 e ’70.

Agostino Campanella


Clicca sulle foto per ingrandirle
Appassionato di musica napoletana, da oltre 40 anni anima spettacoli feste e matrimoni a Putignano e fuori paese
Il suo amore per il repertorio partenopeo è stato “fulminante”: nel 1961 a 18 anni frequentava la Sala Perla assieme al mitico “Tommasino U sord” ed era attratto dal calore sentimentale di quella musica che è rimasta la sua preferita, quella che gli fa vibrare l’anima e l’ugola
Anche per lui come per altri putignanesi, il Faro D’Oro, la manifestazione canora organizzata nel 1971 e nel 1973 da Bernardo Notarangelo resta un’occasione memorabile. “Nella seconda edizione mi classificai al secondo posto - ricorda Agostino - e da lì iniziai una serie di partecipazioni a festival e rassegne in tutta la Puglia classificandomi sempre nelle prime posizioni. In occasione di festival e concerti Agostino ha avuto anche il piacere e l’onore di incontrare i suoi miti ispiratori, artisti come Roberto Murolo, Mario Merola, Nilla Pizzi, Tony Santagata che fu ospite della Sala Convegni a Putignano nel periodo dei festeggiamenti carnevaleschi.
Dal 1975 assieme al trombettista Narduccio Cervellera, Agostino si esibì nelle sale da ballo e tra le interpretazioni preferite canzoni come “Tu si na cosa grande”, “U zappator” (cavallo di battaglia di Mario Merola) , Funiculì funiculà, Discitangelle vuie, Na sera è maggio, Malafemmina e tutto il classico repertorio della musica partenopea.
Agostino continua a coltivare la sua passione e quando si tratta di cantare non si tira mai indietro.

Franchino Maggipinto: fisarmonica e contrabasso



Clicca sulle foto per ingrandirle
Uno degli intramontabili è Franchino Maggipinto “zio Franchino” al contrabbasso e fisarmonica attuale proprietario del negozio di colori e ferramenta “Paulin” in via Margherita di Savoia
Da giovane - ricorda Franchino - andai a lezione di solfeggio dal maestro Salvatore Costanzo , poi iniziai a suonare nelle balere e negli Josr
A Porta Nuova si suonava e ballava nella Sala Bagni nel punto dove ora c’è il negozio le Rotisseur. Era un bagno diurno ristrutturato e trasformato in sala da ballo. In via Adige c’era la Sala Perla che, ironia della sorte, era nata come deposito di carrozze funebri e in seguito venne ristrutturata in sala da ballo. Poi c’era il Garden Club dove si ballava ogni giovedì e sabato
Allora non c’erano stereo e TV e, al di fuori della radio, i complessini erano l’unico modo per far musica e ballare. Tante le feste di matrimonio e di carnevale quando si tiorava tardi negli Josr e nelle sale cittadine come il “Dopolavoro di Piazza XX settembre dove a Carnevale si faceva il ballo a giro. L’ingresso era gratuito – ricorda Franchino - ma si pagava la consumazione e, di tanto in tanto, l’organizzazione invitava tutti al buffet dove c’erano panini cioccolate, bevande. Le dame sceglievano e i cavalieri pagavano!
All’epoca assieme a “zio Franchino” suonava anche il giovane Mimì Campanella, Tonino Giulivo alla batteria (padre della poetessa Maria Pia Giulivo) Luigi Facciola alla tromba
Alcuni musicisti di professione erano barbieri come il mandolinista Tommasino U sord. All’epoca, infatti, il barbiere faceva un po’ di tutto, anche da dentista, ed era solito ingannare il tempo libero suonando il mandolino e la chitarra
La bottega di Tommasino u’ Sord, vicino all’emporio di Vito Genco (attuale sede Fidas) era uno dei luoghi di incontro e concertazione
Franchino Maggipinto ha suonato fino a 20 anni fa con il nipote Narduccio Cervellera altro nome ricorrente della putignano musicale, e assieme a tanti altri musicisti come Stefano Tateo padre del batterista Matteo Tateo . E' stato uno dei componenti della banda Gran concerto musicale di Putignano in qualità di fisarmonicista, gruppo che si classificò al terzo posto in un concorso per bande a Brindisi. Componente della Banda comunale fino ai primi anni '70 (suonava la grancassa, strumento appreso durante i primi anni della leva militare).
Negli anni 80 e 90 gli intramontabili sono stati sostituiti quasi definitivamente dagli stereo, l’epoca dei complessini è tramontata e le discoteche hanno sostituito le balere con un aumento del rumore ma e forse con una diminuzione del genuino divertimento.

Gli Intramontabili

Clicca sulla foto per ingrandirla
Tra le vecchie foto di musicisti putignanesi c’è quella di un gruppo il cui nome è tutto un programma: gli Intramontabili
Franchino Maggipinto al contrabbasso, l’ex vigile urbano Ciccillo Guglielmi al violino, suo cugino Ciccio Guglielmi detto “a ross” al violino, Giuseppe Laterza alla chitarra, Carlo Contento alla chitarra, diretti dal maestro Mimì Campanella
Il gruppo degl Intramontabili si riunì per un breve periodo alla metà degli anni ’70 ma tutti i musicisti che lo componevano erano ormai “la Storia” delle serate danzanti a Putignano quando ancora esisteva la Perla, il Garden, nomi che ricordano a tanti putignanesi le atmosfere semplici e spensierate degli anni 50 e 60.

martedì 3 novembre 2009

Villa dei pini


La villa dei Pini è stata recentemente trasformata in pizzeria ristorante, ma è un luogo che resta nel cuore di tanti putignanesi , legata alle feste e alle cerimonie dagli anni 50 agli anni 70
Alla morte di Marcellino Nardone, negli anni 50 la villa passò in eredità alle sue tre figlie ma rimase in usufrutto alla governante Angela Maggipinto detta Angioletta
Negli anni ’50 venne utilizzata da parte di gruppi di studenti come sala per compleanni e festicciole e, a metà di quel decennio, nel retro, venne realizzata la pista da ballo su cui si danzava cullati dalle note del radiogrammofono
Tra gli animatori di quelle serate c’erano Peppino Colavecchio, Franco Laterza, Marco Colaprico, Michele e Donatino Intonti, Tonino Brigio, i Losacco di Bari assieme a parecchi altri “forestieri”, quasi sempre studenti al seguito delle loro famiglie in villeggiatura a Putignano per godere l’aria buona dei tre colli
Dal 1957 al 1961 la Villa dei Pini divenne perfino sede della Pretura, poi tornò a ospitare ricevimenti, cresime, battesimi e anche sposalizi. Alla fine degli anni ‘60 la cantina fu trasformata in club in cui si esibiva il gruppo de I Nuovi formato da Gianni Russo, Mario Lerario, Sergio Laterza, Mimmo Laera (Gufo), Mimmo Bagnardi guidati dal manager Pinuccio Genco. La cantina fu trasformata in una rudimentale discoteca tra le cui mura si ascoltava la musica pop dell’epoca, si ballava, si festeggiavano anniversari e compleanni, e nascevano amori giovanili.
Passata l’epopea delle minigonne e del beat la villa funzionò come pensione estiva per qualche villeggiante e poi dai primi anni ’70 fino agli anni ’80 come pensione e ristorante su prenotazione
In seguito tornò alla disponibilità delle famiglie Petruzzi, Di Staso e Lippolis

VitoAdone gli Electric 32




Gli Electric 32 era un gruppo formato da Vito Adone (voce solista), Vincenzo Gigante (chitarra), Antonio Maggipinto (batteria), Pinuccio Mozzicafreddo (organo).
“Il nostro genere era melodico - ricorda Vito Adone - e i “cavalli di battaglia” erano i successi di Peppino di Capri e dei i cantanti francesi influenzati dall’esistenzialismo
Il nostro “manager” era il celebre batterista “a michelott” e fummo protagonisti anche di una mini tournee in Basilicata : in un paesino sperduto fummo ricevuti con gli onori che si tributavano ai divi; il sindaco ci invitò a pranzo e durante il concerto sul palco venivano lanciati fiori e caramelle alcune delle quali andarono ad incastrarsi sotto il pedale dell’organo hammond di Pinuccio Mozzicafreddo impedendogli di regolare bene il volume
Del gruppo facevano parte anche due ragazze che indossavano minigonne vertiginose e la loro presenza gettò scompiglio tra i giovani del paese
Nel 1971 Vito Adone partecipò come solista e cantautore al primo festival musicale il Faro d’Oro aggiudicandosi il primo premio nella categoria solisti con il brano “Tu mi fai piangere” mentre la vittoria per i gruppi andò agli Errori di Stampa
Nelle foto Vito Adone con i capelli lunghi nello stile d’epoca assieme a Mimmo Laera, bassista de I Nuovi, il compianto assessore Franco Paolillo e la bellissima Mirosa , un irragiungibile “oggetto del desiderio” per tanti giovani dell’epoca
Come si vede, l’abbigliamento di Mirosa prevedeva una lunga e castigata gonna ma in compenso indossava una maglietta che lasciava intravedere l‘ombelico, a dimostrazione che non c’è niente di nuovo sotto il sole e che la moda ripropone ciclicamente le proprie banalità.
La differenza, non da poco, è che allora l’ombelico scoperto “faceva parlare” mentre oggi lo mostrano senza “timore” anche signore di mezza età con la ciccia trabordante

Il Mosaico


Anche l'attuale segretario regionale della CGIL nazionale scuola , Mimmo Pantaleo vanta un passato da rocchettaro
Tra i gruppi a cavallo tra il 1960 e 70 il gruppo dei Mosaico fu una delle tante meteore
L’unica apparizione publica fu in occasione dell’ormai famoso Faro D’Oro nel 1971
Tra i componenti ritroviamo volti conosciuti e con molti più capelli: alla batteria Domenico (Mimmo ) Pantaleo il suo sopranome di battaglia era Buddy Miles celebre batterista nero americano.
Al basso Pierino Maggipinto (detto Shorty e Mu Sung) e alla chitarra l’ottimo Tonio Marzullo.

Errori di stampa



Clicca sulle foto per ingrandirle
Tra i gruppi musicali più longevi di Putignano ci sono gli Errori di Stampa gudati da Ciro Elefante
Tra i suoi componenti Lelio D’Aprile intraprese una carriera solista partecipando a Sanremo ‘80 con la canzone “ma tu chi sei” e in seguito al Festivalbar del 1985 e del 1987. Tuttora Lelio lavora nel mondo musicale ed è titolare assieme a Matteo Tateo della Red Land una casa discografica che ha prodotto dischi di Gloria Gainor e tra gli artisti italiani i salentini Erva. Gli Errori di Stampa nacquero nel 1971 ad Alberobello e si spostarono a Putignano nel 72 con l’inserimento di Ciro Elefante alle tastiere (ora insegnante di musica) e Nico Genco al basso ( ora ingegnere). Il cantante era Piero Gonnella (ora funzionario Asl-Ba) poi sostituito da Dino Pugliese
Nel 1971 gli Errori di stampa vinsero il 1° Faro d’Oro con la canzone “Vendo Casa” dei Dik Dik
Negli anni tra il 1973 e il 1974 entrarono a far parte del gruppo il bassista Tonio Genco, Lelio D’Aprile (chitarra e voce), Vincenzo Palatella (basso e tatstiere), Maurizio D’Alena (voce e congas) guidati dall’unico superstite e fondatore del gruppo il prof. Ciro Elefante. Sono questi gli anni migliori del gruppo con una intensa attività concertistica
Nel 1980 cambiò ancora con l’ingresso dei fratelli Serlenga (chitarra e voce) e Tonino De Lucia alla batteria. Il gruppo si sciolse alla fine degli anni ’80 e Ciro Elefante divenuto insegnante di musica nelle scuole ha realizzato un grande lavoro didattico plasmando il coro della scuola media Parini (e successivamente della scuola Minzele) vincitore di numerosi premi in manifestazioni in tutta Italia.

La Banda Sperimentale




Gli EXP fecero da battistrada alla Banda Sperimentale che fu a Putignano un fenomeno assolutamente innovativo. Dal Free Jazz all’ Hard Rock, al Rock Sinfonico, la Banda sperimentale fu anche il primo gruppo musicale putignanese fortemente politicizzato che vedeva la musica come un mezzo rivoluzionario per cambiare la vita quotidiana.
I componenti della Banda Sperimentale erano Vincenzo Gonnella (detto Pastina) al basso e voce, Franco Coladonato (detto Frank Zappa) batteria e voce , Claudio Loliva ( detto U’ ross) chitarra, Pierfranco Castellana (detto Jimi) al flauto ed effetti speciali, Giovanni Laterza ( detto U cenaridd) al sax, Patrizio Lippolis (detto Radius) alla chitarra , Natalino Loliva alle percussioni, Piero Notarnicola (detto Davy) armonica, percussioni e voce.
Il gruppo possedeva una sterminata collezione di dischi delle avanguardie musicali inglesi ed americane e aveva allestito un locale “Il Buco” in via Adige, in cui si poteva ascoltare musica ma anche assistere a concerti e Jam session tra musicisti. Da Jimy hendrix, ai Quintessence, dai Genesis ai Pink Floyd, da Miles Davis ai Weather Report, dai Soft Machine ai più famosi Beatles, Rolling Stones, ecc. ecc. ecc. la discoteca de Il Buco era una miniera di sonorità con pochi eguali in quell’epoca. I componenti della Banda sperimentale univano la passione per la musica e impegno politico e furono protagonisti di quella stagione: dal referendum per il divorzio, alle contestazione ai concerti e la collaborazione con la casa editrice Stampa Alternativa.

Gli EXP

Dai Filantropi si staccò il chitarrista Pinuccio Campanella (Scialam) che assieme a Luigino Sbiroli alla batteria e Antonio Sidella al basso diedero vita agli EXP. Fu il primo gruppo putignanese davvero sperimentale e rocckettaro . Non a caso aveva in repertorio molti pezzi di Jimi Hendrix suonati con grande passione. Lo stesso nome del gruppo era preso in prestito dal gruppo di Jimi Hendrix, gli Experience”. Luigino Sbiroli alla batteria era un vero talento che in altri contesti avrebbe potuto fare carriera, ma la realtà di provincia e la mancanza di occasioni giuste ne limitarono le possibilità.

I Filantropi


Altro gruppo dell’epoca era quello de I Filantropi ed è rimasta celebre una esibizione a piazza Moro in cui vennero allestiti tre palchi diversi per I Lupi, I Nuovi e I Filantropi. Appena un gruppo terminava la sua esibizione le luci si spegnevano e si accendevano i riflettori del palco a fianco su cui c’era l’altro gruppo: Una vera sfida a suon di note davanti a migliaia di spettatori
Nei Filantropi militavano Piero Laterza (Chitarra e voce) Angelo Saponaro (Tastiere) , Pinuccio Campanella (scialam) (Chitarra e voce),

I Nuovi


I mitici Nuovi contendevano la palma della celebrità cittadina ai Lupi. I Nuovi erano formati da Gianni Russo (tastiere e voce) , Sergio Laterza (Batteria e voce), Mimmo Bagnardi (Basso) , Giuseppe Lerario (Chitarra), avevano perfino un manager , Pinuccio Genco (alias Tre Colli), e la loro base era la cantina della Villa dei Pini in cui preparavano il loro repertorio e animavano le serate danzanti.
I Nuovi suonavano spesso nei della Provincia con puntate anche fuori regione.
Gianni Russo ricorda in particolare un concerto in un paese della Basilicata in cui il gruppo putignanese ricevette una accoglienza impressionante: “al nostro arrivo sembrava davvero che fossero arrivati i Beatles. Centinaia di giovani si assieparono attorno al palco, affamati di novità, per ascoltare la nostra musica”.

I Lupi


Uno dei gruppi putignanesi più acclamati dell’epoca erano i Lupi, nati oltre 40 anni fa, tra il 1965 e il 1966, formati da Contegiacomo basso canto, Giannicola Belviso chitarra, Cesare Petruzzi tastiera, Paolo Palmisano batteria e canto, Luciano Schettini chitarra e Battista Ginnasio alla batteria.
“Ascoltavamo i Beatles, anche il rock and roll americano e tutta la musica beat e leggera che in quegli anni stava cambiando velocemente – dice Contegiacomo – nel nostro repertorio c’erano le canzoni di Wess (I miei giorni felici) o Whiter Shade of Pale la mitica canzone dei Procol Harum
All’epoca non c’erano i mezzi attuali come CD, cassette e videocassette audio – ricorda Contegiacomo. C’erano dischi, mangiadischi, e rari apparecchi televisivi. Ogni concerto era quindi un avvenimento che attirava centinaia di ragazzi. Le prove del nostro gruppo si svolgevano in un locale nei pressi della ditta di confezioni Serio e le ragazze, (allora erano centinaia le operaie impiegate nelle ditte putignanesi) si affacciavano ad applaudire. Era il tempo dei capelli lunghi, dei figli dei fiori, del pacifismo nato dalla guerra in Vietnam, dei pantaloni a zampa di elefante e seguendo la moda lanciata dai Beatles anche noi decidemmo di creare una “divisa” del gruppo e la indossammo per la prima volta passeggiando, a sera, su di un affollatissimo Corso Umberto I destando la curiosità e i commenti di tutti” .

La rivoluzione di Beatles e Rolling Stones

Nella foto: il gruppo "Le parallele"
La vera esplosione dei gruppi musicali arriva a metà degli anni ’60. I Beatles in Inghilterra erano i figli moderni del Rock and Roll degli anni ‘50 e rivoluzionarono la musica popolare scatenando “ondate ormonali” in milioni di fans in delirio tutto il mondo.
A Putignano nacquero gruppi i cui nomi sono rimasti impressi nella memoria cittadina
I Lupi, i Nuovi, I filantropi, i Drops
Negli jusi del centro storico, nelle case di villeggiatura nacquero un nugolo di complessini. Si suonava, si strimpellava rompendo le scatole ai vicini, ma nasceva un mondo nuovo, un’epoca che ha lasciato una traccia e una nostalgia profonde in chi l’ha vissuta . Era un misto contraddittorio di ribellione contro le convenzioni sociali, moda, e voglia di imitare quanto accadeva nel “Mondo” con la speranza di diventare “famosi come i Beatles”

lunedì 2 novembre 2009

I Cavallucci Marini


Altro gruppo attivissimo nelle balere e nelle feste di matrimonio erano i Cavallucci Marini guidati dal trombettista Narduccio Cervellera con lui c’erano Gaetano Recchia, Giuseppe Giliberti, Vincenzo Vinella, Paolo Vinella, Vito Nitti.

I Red Stars


Sciolti i Cubana Boys, a Putignano apparvero I Red Stars che utilizzavano i costumi di scena dei Cubana Boys. Il gruppo fu attivo dal 1960 al 1964 suonando negli jusi di carnevale e nelle balere. Era composto da Raimondo Troilo (fisarmonica) , Franco Gonnella (Batteria), Carlo Giliberti (detto A’ zabell” alla tromba) , Guido Lanera (contrabbasso), Elio Colizzi (Chitarra),
“Tra di noi - ricorda Raimondo Troilo – oggi notissimo ed apprezzato commercialista putignanese – solo Carlo Giliberti “a zabell” studiava musica ed in seguito è divenuto insegnante di conservatorio. Del resto veniva da una famiglia di musicisti: il padre nella banda di Putignano e il fratello suonava la batteria nei gruppi dell’epoca
Io avevo studiato fisarmonica con il maestro Luigi Matarrese vincendo anche il 2° premio al concorso nazionale di Merano. Una volta diplomato, però, iniziai a lavorare mettendo da parte la musica; la fisarmonica si ruppe e non ne ho più comprate altre. Dal ’60 al 64 i Red Stars allietarono decine di matrimoni, serate danzati al Garden (attuale Moirée) alla Sala Bagni, Sala Perla, al ristorante Matarrese a Castellana Grotte. Facevamo anche 2 sposalizi al giorno per arrotondare la scarsa paga del musicista e negli josr, nel periodo di carnevale iniziavamo a suonare alle 7 di sera e terminavamo al mattino. Erano altri tempi quando il Carnevale era "Carnevale" e ci si divertiva con poco. I Red Stars suonavano tutti i generi musicali ballabili, ma arrangiati con accenti swing e Jazz. All’epoca nessuno aveva il vibrafono ed io fui il primo a Putignano ad utilizzarlo seguendo la moda del momento che aveva portato alla celebrità Lionel Hampton

I Frenetici anni ‘60




Alla fine degli anni ’50 nacque il gruppo musicale “I Frenetici” che si esibiva nella sala Perla.
I Frenetici, era proprio un bel nome: il programma del “nuovo spirito dell’epoca”.
Tra i componenti del gruppo c’era Paolo Lippolis, più conosciuto dai Putignanesi come fondatore della Carlip assieme ad Ambrogio Caramia. I Frenetici erano formati da Pasquale Tateo alla batteria, Alessandro Cino al contrabbasso, Stefano Tateo alla fisarmonica (Padre di Matteo Tateo), Paolo Lippolis chitarra e, dulcis in fundo, Vito Impedovo (il noto fotografo) cantante dal bel ciuffo e dagli occhi azzurri che facevano innamorare le ragazze.
Il Gruppo de I Frenetici nacque nel 1958 – ricorda Paolo Lippolis. Suonavamo in occasione dei matrimoni e il cavallo di battaglia era la canzone “Verde Luna”.
Il gruppo si esibì fino al 1961, poi si divise e Stefano Tateo, Paolo Lippolis, Lorenzo Tateo, Carlo il castellanese e Rocco di Noci formarono il nuovo gruppo I Misteriani
Anche la parentesi de i Misteriani terminò e Paolo Lippolis nel 1963 emigrò in Lussemburgo e l’anno successivo in Germania, ma non abbandonò la passione per la musica e nel tempo libero dal duro lavoro di saldatore formò un nuovo gruppo nel 1965 assieme a due emigrati putignanesi Angelo Casulli (sax) e Giovanni Pizzutilo (fratello dell’infermiere Roberto) alla batteria, il bolognese Pasquale alla chitarra solista e voce, e Fedele dalla Sardegna. Presero il nome de “i Diavoli” suonando nelle balere tedesche e nei circoli frequentati da tanti emigranti italiani. Tra le innumerevoli serate anche una memorabile in cui fecero da spalla a Claudio Villa e Laura D’Angelo in concerto a Colonia
Tornato a Putignano, Paolo Lippolis suonò con Peppin a Zabell, Stefano Tateo e Gianni Russo che di lì a poco fondò i Nuovi.

domenica 1 novembre 2009

I Cubana Boys

Correva l’anno 1957 e l’esibizione a Lido Torre Canne dei Cubama Boys, gruppo fondato da Mimì Campanella, venne recensita dal senatore Pietro Mezzapesa sulle pagine di una rivista locale: “Alla radio ascoltavamo i pezzi afrocubani – ricorda Mimì Campanella – Il rock and roll era ancora una musica per “giovani scapestrati” e lo si suonava solo tra amici. Per il grande pubblico erano sempre i pezzi danzanti ad avere la preferenza”.
Il maestro Campanella era l’unico strumentista ad avere una educazione musicale da Conservatorio, gli altri erano tutti autodidatti.

50 anni di rock and roll

1954: negli Stati Uniti d’America l’uscita del film Gioventù Bruciata segna la esplosione del fenomeno Rock and Roll. Una musica prorompente, una esplosione di vitalità, segno di un grande cambiamento nel mondo giovanile
A Putignano il Rock&Roll arriva grazie alla radio, ma la vera rivoluzione musicale scoppia a metà degli anni ’60 con il fenomeno dei Beatles. Sulla scia del loro successo, a Putignano c’è una esplosione di gruppi: I Lupi, I Nuovi, i Drops, i Filantropi e poi il rock più innovativo con gli Exp e la Banda Sperimentale. La passione per il rock è una “sorgente” che alimenta la nascita di decine e decine di gruppi:

Intanto, alla fine degli anni ’50 anche a Putignano arrivavano i timidi echi di quella musica grazie all’unico legame con il mondo costituito dalla radio (la televisione era ancora un lusso per pochi )
All’epoca Putignano , il maestro Mimì Campanella era l’animatore di gruppi musicali che suonavano soprattutto musiche latino americane nelle sale da Ballo: Valentino Dalessandro alla batteria, Franco Laterza ai Bongos, Mimì Campanella sax Clarinetto, Mimì Maggi ritmici, Minguccio Maggi contrabbasso e poi Giampaolo Romanazzi, Cenzino (fisarmonica) costituivano uno dei gruppi più stabili
Tra i musicisti del periodo anche Armando Aquilino alla batteria.